Luigi Bartolini, Caltagirone. Case dei maiolicari

Caltagirone. Case dei maiolicari 1928


Acquaforte. Lastra mm. 183x197. Foglio mm.370x308. Stampata su carta a mano pesante Oxford. Titolo a matita in basso a sinistra: Caltagirone. Tiratura a matita in basso al centro: 12/30. Data e firma a matita in basso a destra: 1927. Luigi Bartolini.
L’acquaforte è del 1928. La datazione autografa 1927 su questo esemplare si può spiegare in questo modo: le tirature indicate a matita, raramente venivano completate: il numeratore era solo una previsione di tiratura. L’autore stampava quindi gli esemplari man mano gli venivano richiesti. Accadeva quindi che, talvolta, Bartolini apponeva titoli e date diversi su uno stesso soggetto stampato in tempi diversi dalla realizzazione della lastra. In particolare, per fugare i dubbi sulla corretta datazione della lastra, basta tener conto che Bartolini è stato trasferito a Caltagirone nel 1928 dove ha insegnato per un anno alla Regia Scuola Complementare.
Altri titoli: Caltagirone; Caltagirone. Le fabbriche; Caltagirone. Fabbriche di maiolica; Caltagirone: la fabbrica dei cocci; Sicilia; Interno di Sicilia.
Presente all’Istituto Nazionale della Grafica, Gabinetto delle Stampe, Roma
Presente alla Civica Raccolta Bertarelli, Milano


Caltagirone. Case dei maiolicari 1928 acquerellata

Altro esemplare acquerellato: Foglio mm. 296x434. Stampata su carta a mano pesante Oxford.  Titolo e data a matita in basso a sinistra Caltagirone (1928). Firma a matita in basso a destra Luigi Bartolini.


BIBLIOGRAFIA

1936 Marchiori-Hoepli Tav. VIII
1951 Petrucci-Calcografia n. 256
1962 Ronci-Calcografia n. 244 (es. 15)
1967 Marchiori-Storia di una vita Tav. VI
1972 Barsanti-Galleria Marino n. 264 (es. 30), riprodotta a pag. 6 con il n. 2
1978 Valsecchi-La casa dell’Arte
1980 Bartocci – L’emozione oltre la regola pag. 74
1983 L’Attico/EsseArte n. 20
1989 Appella-Macerata n. 153
1997 Ficacci-Calcografia n. 31
1998 Micieli-La collezione Mino Rosi n. 19
1998 La collezione Timpanaro n. 17

ESPOSIZIONI

1932 Milano, Galleria del Milione
1932 Bordeaux, L’Italie dans l’art du Livre et de la Gravure
1950 Parigi, Galleria Silvagni
1956 Venezia, Opera Bevilacqua-La Masa
1968/69 Firenze, Mostra internazionale della Grafica
1978 Sasso Marconi, La casa dell’arte

NOTE

Da A. Tosi, Le incisioni della Collezione Timpanaro. Olschki 1998:
Una delle incisioni più amate da Timpanaro, insieme al Martin pescatore, alla Quaglia, Caltagirone, Le Fanciulline, la Ragazza in bicicletta (cfr. lettera del 6.1.1941). Timpanaro l’acquisiva sul finire del 1940, insieme ad altre acqueforti tra cui la Quaglia morta, dopo averne ammirato “un esemplare superbo che mi piacerebbe di avere” appena acquistato da Michelangelo Masciotta. La dedica – “all’amico Sebastiano Timpanaro sottile intenditore” – esaudiva una precisa richiesta di Timpanaro:
“Fra una settimana verrò a Roma per l’ultima assistenza al documentario galileiano e verrei molto volentieri a farti una visitina. Se non mi sarà possibile telefonerò. Ho una copia dell’acquaforte “Caltagirone” non firmata e mi piacerebbe che me la firmassi (…)” (lettera del 3.9.1942).