Luigi Bartolini, Il davanzale piccolo, Acquaforte

Il davanzale piccolo 1920-23


Acquaforte, secondo stato. Lastra mm. 126x114. “B” incisa in lastra in alto a destra.
Altri titoli: Davanzale piccolo; La maggiorana al davanzale; Il davanzale siciliano; Davanzale; Il davanzale fiorito; Il davanzale in fiore; Fiori al davanzale; Davanzale fiorito con una antenna.
Sul catalogo “Luigi Bartolini alla Calcografia” della Mostra di Urbino del 1997, L. Ficacci definisce l’acquaforte in unico stato mentre, rispetto al primo stato pubblicato sul catalogo, sono stati rinforzati i tratteggi alla base sinistra della cassetta dei fiori, quelli sulla persiana sinistra e i pomelli alla parete sulla destra.
Anche la datazione di quest’incisione è controversa.  M. Venturoli (Luigi Bartolini, Ed. Ferri 1941), C.A. Petrucci (Catalogo Calcografia, Roma 1951), G. Ronci (Catalogo Calcografia, Roma 1962) e C. Barsanti  (Catalogo Galleria Marino, Roma 1972) la datano 1920, mentre G. Marchiori (Luigi Bartolini, Ed. Hoepli 1936), E. Bartocci (L’emozione oltre la regola, Jesi 1980), L. Ficacci (Bartolini alla Calcografia, Macerata 1997) e N. Micieli (Luigi Bartolini e Mino Rosi, Volterra 1998) pongono la sua nascita tra il 1929 e il 1930. Secondo M. Venturoli, Bartolini affermò di averla pensata nello schema sin dal 1919. Nonostante le diverse datazioni, I titoli Il davanzale siciliano e La maggiorana al davanzale indurrebbero a ritenere che l’acquaforte sia stata incisa tra il 1929 e il 1930, anni in cui Bartolini viveva a Caltagirone. In realtà la tecnica del tratto, molto sottile e riconducibile al “genere biondo” - secondo la stessa definizione di Bartolini -  portano l’origine della lastra ai primi Anni 20. C’è poi il soggetto: la vista esterna della finestra sembra quella di una delle finestre della casa di Macerata, dove Bartolini vive fino al 1920 e da cui si trasferirà prima a Sassari e poi ad Avezzano. Ma è un dettaglio, la “B” incisa in alto a destra nella lastra, caratteristica delle primissime lastre incise da Bartolini, a suffragare l’ipotesi di un’incisione più databile 1920 che 1930. Infine, la data autografa 1923 scritta a matita da Bartolini su un esemplare battuto in un’asta Pananti del dicembre 2019 potrebbe essere quella della ripresa (e della rimorsura) della lastra per il secondo stato.

Luciana Bartolini:
“Bellissima, poetica, raffinata, la finestrella aperta sui tetti (?) di una piccola stanza che potrebbe essere della casa paterna (di Macerata, n.d.r.), prelude alla diversa intimità di Finestra del solitario. In questo dissento dalla datazione 1930 di Venturoli o Marchiori, guardando anche alla lettera B in alto a destra”.

BIBLIOGRAFIA

1936 G. Marchiori - Bartolini, Hoepli Tav. XIII (Il davanzale in fiore 1930, Galleria degli Uffizi)
1941 M. Venturoli - Le acqueforti di Luigi Bartolini, Tip Ferri Roma (datata 1920)
1951 C.A. Petrucci, Le incisioni di Luigi Bartolini, Calcografia Nazionale Roma, n. 76
1962 G. Ronci, Le incisioni di Luigi Bartolini, Calcografia Nazionale Roma, n. 76
1971 Catalogo Galleria Viotti Torino n.66
1972 Barsanti, Catalogo aggiornato dell’Opera Grafica di Luigi Bartolini, Galleria Marino, Roma n. 81
1976 Catalogo Galleria Viotti Torino n. 30
1980 E. Bartocci,  L’emozione oltre la regola, Jesi pag. 78 (Il davanzale piccolo 1920, es. 3/10)
1997 L. Ficacci, Luigi Bartolini alla Calcografia, Urbino Palazzo Ducale, n. 76 (datata 1929/30)
1998 N. Micieli, Mino Rosi e Luigi Bartolini. Un sodalizio intellettuale, Fondazione Cassa di Risparmio Volterra, n. 25 (Il davanzale in fiore 1930)

ESPOSIZIONI

1931 Roma, I Quadriennale d’Arte Nazionale (Il davanzale)
1935 Roma, II Quadriennale d’Arte Nazionale (Davanzale fiorito con una antenna)
1949 Zurigo, Kunstsalon Wolfsberg (Fiori al davanzale)
1951 Roma, Calcografia Nazionale
1953 Bruxelles, Biblioteca Reale del Belgio
1956 Venezia, Opera Bevilacqua-La Masa
1962 Roma, Calcografia Nazionale
1971 Torino, Galleria Viotti
1976 Torino, Galleria Viotti