1930 Catalogue exposition gravure italienne, Parigi Tav. III
1936 G. Marchiori, Luigi Bartolini - Edizioni Hoepli Milano, Tav. VII
1951 C.A. Petrucci, Le incisioni di Luigi Bartolini, Calcografia Nazionale Roma, n. 262 (es. 2)
1952 L. Bartolini, Gli esemplari unici o rari, Editore Gherardo Casini Roma, pag. 67
1959 M. Severini, La Collezione Sebastiano Timpanaro nel Gabinetto Disegni e Stampe dell’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Pisa, Neri Pozza, Venezia, n. 498
1962 G. Ronci, Le incisioni di Luigi Bartolini, Calcografia Nazionale Roma, n. 262 (es. 2)
1967 G. Marchiori, Storia di una vita nelle incisioni di Luigi Bartolini, Gradisca d’Isonzo, Tav. VII
1972 C. Barsanti, Catalogo ragionato dell’opera grafica di Luigi Bartolini, Galleria Marino Roma, riprodotta a pag. 24 n. 29, n. 305 (50 es.)
1983 Luigi Bartolini incisore all’acquaforte, L’attico-EsseArte Roma, n. 25
1987 Catalogo Mostra Antologica Palau Mare, Barcellona
1989 G. Appella, Luigi Bartolini 1892-1963 L’uomo L’artista Lo scrittore, Catalogo Mostra Macerata Palazzo Ricci, De Luca Editore, n. 157
1990 F. Porzio, Luigi Bartolini Opera grafica, Barolo, Lubrina editore, Tav. III
1992 M. Corradini, Luigi Bartolini Incisioni 1925-1956, Galleria Bellinzona Lecco, n. 7
1997 L. Ficacci, Luigi Bartolini alla Calcografia, Edizioni De Luca Roma, n. 79a
1998 N. Micieli, Le incisioni di Luigi Bartolini nella Collezione Rosi, Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio, n. 20
2003 Luigi Bartolini Incisioni uniche o rare 1923-1943, Catalogo Galleria Marca d’Acqua Milano, n. 5
2015-2016, Premio Leonardo Sciascia Amateur des estampes, Il Girasole Catania
2019 G. Appella, Luigi Bartolini Linee di libertà, Catalogo Mostra Accademia Belle Arti, Edizioni De Luca Roma, pag. 25
ESPOSIZIONI
1930 Venezia, XVII Biennale
1931 Amsterdam, Mostra
1932 Firenze, Mostra Galleria degli Uffizi
1932 Milano, Galleria del Milione
1933-34 Kosice-Praga-Monaco, Mostra, n. 13
1934-35 Berna, Casa degli Italiani
1935 Roma, II Quadriennale
1935 Riga, Mostra, n. 10
1935 Parigi, Mostra Jeu de Paume, n. 236
1939-41 America Centrale, Mostre
1941 Galleria di Roma
1942 Venezia, XXIII Biennale
1942 Roma, Galleria Lyceum
1942 Bologna, Galleria Ciangottini
1947 Stoccolma, Mostra dell’Incisione italiana
1951 Roma, Mostra Calcografia n. 252, 253, 254
1954 Roma, Galleria Chiurazzi
1954 Bologna, Circolo di Cultura
1956 Napoli, Galleria San Carlo
1962 Roma, Mostra Calcografia n. 252, 253, 254
1970 Vienna, Wiener Secession
1972 Roma, Galleria Marino
1987 Barcellona, Palau Mare
1989 Macerata, Mostra, n. 157
1992 Lecco, Galleria Bellinzona n. 7
1997 Roma, Luigi Bartolini alla Calcografia
2015-2016 Palermo, Firenze, Firenze, Fabriano, Venezia e Milano Castello Sforzesco, Premio Leonardo Sciascia, Omaggio a Bartolini
2019 Roma, Accademia di Belle Arti
NOTE
Da A. Tosi, Le incisioni della Collezione Timpanaro. Olschki 1998:
Della celebre acquaforte, riprodotta nel volume Le carte parlanti (Torino, Buratti 1930), esposta alla XVII Biennale di Venezia del 1930 e presente anche nelle collezioni del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi con dedica a Aniceto del Massa, sono note una versione precedente intitolata Studio per l’acquaforte L’educanda e una versione successiva intitolata Ragazza alla finestra con gonna lunga (nota anche come Davanzale accanto al tempio).
Promettendo in cambio dieci acqueforti di Fattori – “dico dieci (…) una più bella dell’altra” - , Timpanaro la riceveva insieme alla Libellula infilzata, nel novembre del 1936, agli inizi dell’amicizia con l’artista:
“Sono molto belle, da vero maestro dell’acquaforte: e molto sue. Le analogie che una volta si videro con Morandi sono ormai cose lontane. Ci possono essere punti di contatto ma niente di più. Anche con Fattori si possono trovare somiglianze: e in particolare quell’amore della solitudine che è la nota dominante, la più poetica forse, del grande livornese (…) (lettera del 26.11.1936).
A proposito delle somiglianze con Fattori scriveva ancora Timpanaro: “La Contadina toscana non Le pare assomigli psicologicamente alla sua Ragazza? E’ bella e delicata e solo Fattori ne ha sentito tutta la poesia” (lettera del 28.11.1936).